Un piccolo bilocale con terrazza, posto all’ultimo piano di un palazzo vicino il teatro Greco, si trasforma in un incantevole rifugio. I limiti e i vincoli di una realtà densa, stratificata e fortemente contestualizzata sono stati affrontati reinterpretando le relazioni tra interno ed esterno, intimità e desiderio di stare all’aperto. Obiettivi raggiunti grazie all’ibridazione di spazi ed elementi di uso quotidiano. Un unico vano con angolo cottura e un bagno hanno assunto la forma di un appartamento con spazi modificabili, adatti a soddisfare le esigenze di una famiglia di quattro persone.

La casa è stata pensata come una vera e propria machine-à-habiter, costruita cioè attraverso elementi che scorrono e si ribaltano per trasformare l’area giorno in zona notte.

Attraverso una stretta porta di betulla si accede lateralmente alla casa: un ambiente luminoso, definito da un controsoffitto sospeso in legno naturale, attore principale dello spazio, sotto il quale trovano posto due poltrone e un baule-armadio. La parete di fondo è stata dedicata alla zona pranzo, definita da un lungo bancone in cemento grigio con sgabelli in legno di cedro, e si conclude con un angolo cottura che rimane così separato. Questo unico spazio è stato proiettato verso l’esterno attraverso un’ampia vetrata, chiusa solo lateralmente da un pannello di legno grigio contro cui poggia la grande mensola della zona pranzo. Questa anta, all’occorrenza, si trasforma, con un sistema a ribalta, prolungando il tavolo da pranzo nella terrazza. 

Di notte, tutti questi elementi mutano la loro posizione attraverso l’uso di semplici meccanismi (verricello e cerniere), convertendo il soggiorno in zona notte: il controsoffitto scorre verticalmente lungo le funi fino a poggiare sul pavimento per diventare un letto matrimoniale, mentre le poltrone si trasformano in letti singoli. Lo spazio interno sembra più grande anche grazie alla luminosità delle pareti bianche, cui fa da contrappunto la superficie verticale lungo cui si muove il letto/controsoffitto, di colore grigio. Il pavimento è un vinilico autoadesivo a lunghe doghe posato sulla pavimentazione esistente. 

Attraverso semplici elementi, l’appartamento diventa “un meccanismo” adattabile alle esigenze degli abitanti.

Le piante del progetto

Scheda progetto
Progetto

Arch. Renato Arrigo
Fotografie
Maria Teresa Furnari
I costi 
5.000 Demolizioni 
8.000 Ricostruzioni
3.000 Serramenti 
12.000 Impianti 
25.000 TOTALE (I prezzi sono indicati in euro, escluse Iva e le forniture, se non espressamente specificate)
I permessi necessari
Durata dei lavori: 5 mesi
Pratiche presentate: Denuncia di Inizio Attività (DIA), presentata al comune di Taormina e aggiornamento della planimetria catastale a chiusura dei lavori

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