Un appartamento nella città eterna, rivisto per aderire pienamente alla personalità di una giornalista del settore cinema e moda, abituata a vivere in un mondo dove è vero tutto e il contrario di tutto

Sobrietà contemporanea e appeal metropolitano: non poteva essere altrimenti, viste le esigenze e la professione della committenza di questo appartamento romano di circa 110 m2, una giornalista del settore cinema e moda. Concepito come la suite di un lussuoso hotel boutique, lo spazio assume come caratteristica portante e imprescindibile la luce. Grazie all’esposizione su tre lati (la principale a sud-ovest) la casa, progettata dall’architetto Sara Lucci Noseda, gode della luce del sole dall’alba al tramonto. Parola d’ordine: luminosità.

Anche in questo progetto, una grande valenza è da attribuirsi alla rimozione di pareti interne non portanti, con la quale ha avuto totale compimento l’entrata di luce dalle varie direzioni. A parte una sola camera e l’ingresso, tutte le altre stanze hanno avuto un cambio di destinazione d’uso: la cucina ha preso il posto di un bagno e viceversa, con la creazione anche di un secondo bagno, mentre due ampie camere si sono unite per ottenere un grande living con sviluppo a L. E il punto di partenza di questo spazio, oltre alla luce, è proprio il bianco; del candore degli interni, del parquet di rovere che si stempera nell’incontro-scontro col grigio scuro di due grandi pareti, di alcuni elementi di arredo e dei tessuti.

Due tavoli quadrati, con struttura in acciaio cromato, sono uniti a formarne uno solo; il piano è bianco come le sedie, l’armadio e la libreria, in perfetta nuance con le pareti in relazione. Altre pareti sono grigio scuro, in tonalità con i divani e il tappeto. Equilibrio, armonia e freschezza, arricchiti da celebri elementi di design e pezzi unici realizzati artigianalmente, raccontano lo spirito di chi abita questa casa semplice ma lussuosa.

“La mia casa ha un nome”

Ecco un modo per sentirsi a casa, come se si fosse sempre in viaggio e viceversa: appena si varca la soglia d’ingresso, sulla parete di fronte, campeggia evidente un amorevole appellativo dato all’appartamento, che ammicca ai più lussuosi alloggi dei grand hotel. Un ampio specchio serve invece al momento di uscire, per un ultimo controllo che tutto sia perfettamente a posto.

Il colpo d’occhio, nei diversi ambienti dell’appartamento, è quello di uno scenario in bianco e nero: quadri e complementi d’arredo neri o grigio fumo si stagliano sul bianco delle pareti e del parquet a doghe in legno di rovere.

Al centro della sala da pranzo c’è un grande tavolo quadrato, circondato da sedie Victoria Ghost in policarbonato disegnate da Philippe Starck per Kartell. Sei bolle luminose di vetro irregolare scendono sul centrotavola Globus Minuto in marmo nero disegnato da Sara Lucci per It’s Stone Design.

La cucina, realizzata da artigiani italiani, ha struttura a L ed è incorniciata dallo Slimtech, uno speciale rivestimento grigio chiaro delle pareti, dall’effetto resina garantito. È una cucina essenziale, ma “operativa”, in cui la finestra ha il ruolo di allargarne i confini, mentre si sta cucinando.

La sala da pranzo si affaccia sul salone doppio nel quale è protagonista la grande libreria artigianale (4 metri x 3), anche questa disegnata da Sara Lucci, su cui campeggiano libri, accessori, foto di famiglia e una selezione di scarpe, solo una piccola parte della collezione privata della proprietaria che conta oltre 500 paia. A illuminare i divani grigi c’è un vero best seller del design contemporaneo: la Bourgie Bourgie, la lampada in policarbonato trasparente disegnata da Ferruccio Laviani per Kartell.

Interventi e costi

Questa zona giorno è parte della ristrutturazione totale dell’appartamento, che ha richiesto la presentazione della CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata) agli uffici competenti, da parte di un professionista abilitato. Il costo complessivo di demolizioni, nuove costruzioni e impiantistica è stato di circa 30.000 euro.

Progetto
Arch. Sara Lucci Noseda

Fotografie
Caterina Zavattaro

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here