Al piano attico, un’ampia camera padronale sviluppata come un OPEN SPACE con box senza barriere per la doccia e il lavabo, box per i servizi e cabina armadi. due le modalità di accesso, più un collegamento diretto con una zona relax-ospiti

L’ennesima dimostrazione di come sia possibile mettere insieme con successo due anime in posizione diametralmente opposta: si parla di ciò che esprime in modo ineluttabile l’involucro di un edificio storico e il desiderio comprensibilissimo di poterlo abitare in modo consono con uno stile di vita moderno e dinamico. Sempre più spesso i committenti richiedono agli architetti e agli arredatori di salvaguardare l’esistente, ma di garantire tutte le comodità e le facilitazioni necessarie per il vivere di oggi; questa evoluzione, in atto da tempo, si afferma sempre più anche nella zona notte, essendo giunti, anche in questo comparto della casa, a una trasformazione dello stile di vita. In questo progetto è evidente come la camera da letto non sia più un luogo a sé stante, isolato, lontano, ma faccia squadra con altri locali permettendo di prendersi maggiormente cura di sé stessi, semplificando le azioni di tutti i giorni, ma anche di dare stimoli per affrontare diversamente i tanti momenti della giornata.

A dimostrazione di quanto detto, basti notare la doppia possibilità per recarsi dalla zona giorno alla zona notte; due percorsi differenti dei quali uno, la passerella sospesa, è totalmente inventato. Tramite la passerella, che attraversa l’ingresso, si passa direttamente dalla cucina a una zona notte veramente ampia che include la camera da letto padronale con bagno e cabina armadio, più altre due camere, una lavanderia e uno scenografico soppalco, le cui due scale di accesso (dal soggiorno e dalla camera padronale) conducono a una zona relax con bagno privato, trasformabile all’occorrenza in spazio per gli ospiti. Una zona notte che ammicca al living, con aree dedicate non solo al riposo e alla cura del corpo, ma concepite anche per una maggiore partecipazione alla giornata, con o senza ospiti o incombenze.

L’intervento

Approfittando della totale ristrutturazione interna dell’edificio, i setti divisori sono stati limitati nel numero e distribuiti per sfruttare nel modo migliore lo spazio, rimodulandolo sulla base dello stile di vita attuale e proiettato al futuro. Poche, se non nulle, le convenzioni, mantenute; tutto trasuda di modernità, vita dinamica, imprevedibilità dei gesti, che in un contesto del genere possono diventare abituali, ma non ripetitivi.

Lungo la parete di fronte ai servizi si sviluppa la scala che porta alla zona relax. Questo spazio, che ha anche un suo bagno dedicato, è raggiungibile anche mediante un altro percorso, utile nei casi in cui sia utilizzato come stanza per gli ospiti. Il box con i servizi igienici ha soffitto chiuso e porta a scorrimento, mentre quello con la doccia e i due lavabi non ha soffitto e neppure la chiusura all’ingresso. Tutto l’ambiente è caratterizzato da un numero elevato di finestre, fonti preziose di illuminazione, ma che hanno anche permesso al progettista di suddividere efficacemente le zone funzionali. Come si può notare, il parquet in rovere, denominatore comune di tutta la casa, si inserisce magistralmente anche nelle aree wellness, senza alcuna soluzione di continuità in corrispondenza delle soglie.

Una finestra pure nella cabina armadi, uno dei rari casi in cui si possono abbinare i capi di abbigliamento osservandoli sotto la luce naturale.

Tutta la zona notte ha come rivestimento a pavimento un parquet di tavole di Rovere Caribou firmato Woodco, scelto in una suggestiva variante piallata e rifinita con olio naturale. Le tavole di grandi dimensioni (3000x400x20 mm), caratterizzate da irregolarità che rievocano l’usura tipica dei pavimenti antichi, percorrono l’intera abitazione.

Progetto
arch. Simona Prezzi
Studio Moon Design

Pavimenti
WOODCO

Fotografie
Lucio Tonina

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