Un bilocale di 40 mq dalla tipica struttura a ballatoio di fine Ottocento doveva “trovare nuovi spazi”. Il committente avrebbe dovuto lavorare in casa, e, all’occasione, ricevere clienti in uno spazio non convenzionale ma consono a un professionista. La riorganizzazione della pianta, stretta e lunga, ha giocato perciò sulla composizione e scomposizione dello spazio per raggiungere il massimo sfruttamento possibile della superficie.
Il volume di quello che normalmente è uno spazio di servizio, il bagno, spostandosi dal secondo locale al primo, funge ora da elemento separatore e unificatore degli spazi, grazie anche alla particolarità data al box doccia che, oltre a fuoriuscire dal blocco architettonico, si presenta come una “lanterna luminosa” creata da un vetro blu opaco.
L’arredo orizzontale si trasforma qui in elemento verticale: un letto/soppalco regolabile in altezza sorretto da quattro pilastri e un sistema di contrappesi integrato nelle armadiature sottostanti che ne permettono la regolazione manualmente senza fatica. Il soppalco, scorrendo verticalmente, definisce la funzione della stanza: quando è abbassato il locale è camera da letto, quando è alzato diventa studio o soggiorno.
La ristrutturazione ha previsto la demolizione di tutte le pareti interne esistenti, la rimozione di tutti i pavimenti e dei sottofondi fino all’assito strutturale. Il solaio di questa casa di fine Ottocento era composto da travi e assito in legno che, con il passare del tempo, hanno parzialmente ceduto creando “pance” evidenti al centro delle stanze. Per questo motivo è stato rinforzato il solaio con travi di acciaio IPE 80 (altezza 80 mm) che aiutano le travi in legno a reggere il peso della nuova soletta e a rendere piano la superficie di calpestio dell’appartamento. Il nuovo pavimento, che alloggia ora il riscaldamento radiante, è in listoni di rovere spazzolato e verniciato.
Il passaggio tra i due locali è all’interno della muratura portante di mattoni pieni spessa circa 50 cm e originariamente era alto 2,10 metri. Volendo portare il passaggio a un’altezza di 2,40 metri come il filo inferiore della struttura del letto (quando il soppalco è in posizione diurna, cioè alzato), è stata inserita una putrella per ogni lato del vano in modo da poter alzare la linea dell’architrave ed eliminare così l’arco strutturale originario. La nicchia a lato della scrivania, segno di un vecchio passaggio ora chiuso, è stata recuperata come libreria/zona TV. Nel locale di ingresso, invece, la nicchia esistente del camino è stata integrata nel disegno del mobile basso per stivare le stoviglie e, nella parte superiore, come piano utile e profondo di appoggio.
Scheda progetto
Progetto
Arch. Tommaso Giunchi
Impresa
Impresa Edile Lo.Ga.
Arredo su misura
Falegnameria di Igor Leccese
Soppalco
Ferruccio Fabbro
Costi
80.000 TOTALE (2.000 EURO/MQ)
Permessi necessari
CIAL – Comunicazione di inizio attività, edilizia libera
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