In una suggestiva zona boschiva dell’isola d’Elba si realizza il nuovo progetto di recupero del fotografo e interior designer Adriano Bacchella.
A Seccheto, custodita tra enormi massi di granito, da cui si scorgono le acque limpide del Mar Tirreno, Casa del Bosco rappresenta il recupero di una piccola abitazione risalente alla seconda metà dell’800 che privilegia l’impiego e il riutilizzo di materiali locali.

Blocchi di granito elbano – che affiorano dai rivestimenti esterni e in parte nelle pareti interne dell’abitazione -, travi a vista e tronchetti di acacia si coordinano con l’aspetto quasi primitivo del legno utilizzato per gran parte degli arredi. L’intero ambiente viene, così, percepito come se fosse immutato da sempre, come se quegli oggetti e quell’architettura fossero cristalizzati nel tempo.

L’atmosfera rustica all’interno della piccola costruzione si fa ancora più intima e accogliente grazie alla luce di Catellani & Smith, che illumina tutti gli ambienti e l’incantevole spazio esterno.
In cucina, una Light Stick CW, nella sua variante oro satinato, incornicia il massiccio architrave in granito della piccola finestra. Le linee essenziali di questa lampada lasciano elegantemente libertà alla sola luce, illuminando il piano di lavoro e valorizzando le caratteristiche increspature delle pareti. Sempre Light Stick, ma nella versione V, è posizionata nel corridoio che collega l’ambiente cucina alla zona living. L’asta in oro satinato, installata a parete, dà luce a suggestive fotografie in bianco e nero.

Proseguendo verso il soggiorno, la scena è conquistata da Turciù, un ricercato “groviglio” di luce – dalla forma modellabile grazie ai suoi flex in ottone – e Lucenera, nelle versioni sia da tavolo sia da terra. Una collezione versatile, progettata per rendere protagonista la luce in funzione del soggetto illuiminato e caratterizzata da un tubo in carbonio nero e supporto flessibile.

Posizionate in vari punti della stanza, come nel baule a fianco dell’armadio con ante in vimini, oppure sul piano in legno con fronte finestra, si trovano, inoltre, le lampade portatili Giulietta BE T che si accendono con un semplice tocco della mano. Grazie al funzionamento a batteria e all’assenza di cavi, questo modello può essere trasportato in qualsiasi ambiente.

La zona notte, interamente rivestita con assi di legno ambrato, si presenta come un avvolgente rifugio dai toni caldi. Ai lati del letto alla francese, due CicloItalia Flex W1 forniscono una luce confortevole in questo ambiente piccolo e raccolto. La braccia mobili della lampada a parete consentono di regolare il fascio luminoso diventando un utile punto luce per la lettura.

Come la camera da letto, anche la stanza da bagno si distingue per il bellissimo effetto originato dalle travi del soffitto e dai blocchi di granito a vista delle pareti.
Per far luce agli specchi dalle cornici in legno grezzo sono stati scelti i modelli U. W Flex con schermo semi-cilindrico nero e flessibile che permette di direzionare la luce a seconda delle esigenze.

Uscendo all’esterno, la casa si circonda di pergole rustiche costruite con resistenti fusti di acacia. Sotto la veranda a lato dell’abitazione si trova una zona living con imbottiti e un tavolo da pranzo, in cui splende Medousê F in due differenti diametri. In questa lampada, la fonte luminosa è racchiusa all’interno di una sfera formata da due coppe di vetro trasparente con texture irregolare. Alla scultura vitrea si affiancano altre Giulietta BE T che si ritrovano sul grande tavolo esterno per piacevoli e conviviali serate d’estate.

Tra ciuffi di vegetazione e le fenditure della roccia si aggroviglia, infine, Fil de Fer di diversi diametri. La bellezza primordiale della pietra, unita al calore dei minuscoli led che punteggiano la matassa intrecciata di filo di alluminio, dà origine a un’atmosfera magica e di grande effetto scenico.

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