L’appartamento si trova al primo piano di un palazzo di fine 800 nella zona di San Salvario a Torino e il progetto si sviluppa sull’idea principale di portare all’interno un elemento architettonico molto presente sulle facciate esterne del tessuto storico: la gelosia. Nella sua tradizionale funzione, la gelosia permette di vedere all’esterno senza essere visto.

Qui il progettista vuole puntare sullo spazio: davanti agli elementi strutturali le lamelle lasciano intravedere, quando servono da contenitori nascondono la vista grazie a pannelli in tamburato.

L’abitazione presentava una struttura molto rigida con un buio corridoio d’entrata che distribuiva i tre spazi principali isolandoli in se stessi senza soluzione di continuità.

Attraverso la demolizione delle pareti divisorie, sono stati eliminate le zone di servizio, valorizzando una chiara lettura degli elementi strutturali. Il corridoio diventa così parte integrante della sala da pranzo, ampliandone le ridotte dimensioni originarie e questa, a sua volta, resta separata dalla camera da letto-zona living da un setto di muro portante che diventa una quinta che divide e, contemporaneamente lascia percepire, l’unitarietà del nuovo spazio.

Il superamento della suddivisione in piccoli ambienti permette di sfruttare al meglio l’apporto di luce e aria dato dalle aperture che si trovano solo sul lato ovest dell’abitazione. 

Le piante del progetto 

Scheda progetto
Progettista

MagmaProgetti Architetti Associati
Michele Gueli – Claudio Marino in collaborazione con T. Marietta
Fotografie
Beppe Giardino
I costi
1.200
Allestimento di cantiere
9.100 Demolizioni
32.400 Costruzioni
77.400 Impianti
60.800 TOTALE 
I permessi necessari
S.C.I.A. – segnalazione certificata di inizio attività

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here