Il fascino di una casa di ringhiera, con vista sul Naviglio Grande, rivive in un progetto di ristrutturazione che coniuga tradizione e funzionalità degli spazi.
L’appartamento, di 120 mq, è articolato su due livelli: ultimo piano e sottotetto. L’obiettivo del progetto è quello di ridisegnare lo spazio in modo da ricavare un’ampia zona di rappresentanza, due camere da letto e uno studio.
Nell’ingresso, una controparete in pannelli multistrato di legno (boiserie) su entrambi i lati ospita con una piccola nicchia e la porta del bagno per gli ospiti, integrata alla parete e con sistema di apertura a spinta per una completa mimetizzazione. Il pavimento, di piastrelle di grès di 120×60 centimetri di colore nero (scelto per le elevate caratteristiche tecniche di resistenza agli urti e di facile pulizia), separa visivamente questo ambiente dal resto della casa.
La resina spatolata semilucida per i pavimenti di quasi tutta la casa, gli arredi fissi di colore bianco (realizzati su misura) e i rivestimenti delle pareti creano un effetto monolitico e legano gli ambienti senza vincolare la scelta degli altri mobili. Rinunciando al bagno grande – posizionato prima di fronte all’entrata – si è ricavata una cucina semiabitabile di fronte all’ingresso e alla sala da pranzo. La parete verso l’ingresso è stata realizzata in vetro satinato così come la porta scorrevole di comunicazione con la sala da pranzo.
Perché il vetro?
Per due motivi ben precisi: conferire maggiore luminosità al piccolo ingresso – che appare così più ampio, grazie anche al ribassamento del controsoffitto di cartongesso – e schermare la cucina.
Il locale originariamente adibito a cucina abitabile è stato trasformato in sala da pranzo comunicante con il soggiorno grazie a una grande apertura dalla forma quadrata, adiacente al passaggio, realizzata sul muro divisorio dei due locali. L’intervento, oltre a dare una maggiore profondità alle stanze, ne potenzia la luminosità e unifica visivamente gli ambienti, mantenendone comunque distinte le funzioni. L’omogeneità è accentuata, su un lato, da un mobile di legno (pannelli multistrato) di circa 11 metri di lunghezza che si trasforma in libreria fino al soffitto del soggiorno. Sul lato opposto, invece, nella sala da pranzo, è stato inserito un mobile sottoscala, mentre, nel soggiorno, la parete di muratura e cartongesso si modula per contenere la legnaia, il camino e il televisore incassato.
La nuova scala di ferro a collegamento con il piano superiore è posizionata appena dopo l’ingresso. Costruita a un’unica rampa, ha permesso di creare un disimpegno per separare le tre stanze al piano superiore. Nella camera da letto matrimoniale, sono stati ricavati una piccola cabina armadio e un bagno. Anche in questo caso è si è scelta una boiserie per integrare sia le due porte che il televisore. Il letto è di altezza limitata per meglio inserirsi nel sottotetto e la testata è di piastrelle di grès porcellanato “effetto pietra”, le stesse utilizzate anche per i rivestimenti del bagno. In entrambe le camere da letto, gli armadi sono ricavati nella parte più bassa del tetto e per tutta la lunghezza delle pareti.
Lo studio – con due postazioni pc e un sistema di passaggio cavi integrato nell’arredo – si trasforma all’occorrenza in camera degli ospiti, grazie a due letti incassati nella pedana alla base del mobile.
Il bagno più grande, infine, progettato al piano superiore, è rivestito interamente in resina abbinata a mobili di teak e piani orizzontali di agglomerato di polveri di marmo. Il locale è stato ampliato per inserire una vasca idromassaggio sfruttando la parte bassa e prima non accessibile del sottotetto.
Le piante del progetto
Scheda progetto
Progettisti
Arch.Francesca Ferlazzo Natoli
Arredi
Arch.Lorenzo Santambrogio
Fotografie
Luca Villa