Nonostante le temperature siano state miti fino a poco tempo fa, l’inverno sta cominciando a farsi sentire e la paura di molti è che anche le bollette inizino a pesare sul bilancio familiare con l’accensione dei riscaldamenti. Eppure, come suggerisce Hoval, bastano pochi, semplici accorgimenti per migliorare l’efficienza energetica della casa e per ridurre di conseguenza anche i consumi. Un’attenzione che rientra in un quadro di riferimento generale di cui è una pietra miliare l’Accordo di Parigi, il primo accordo climatico globale e vincolante, adottato da 195 Paesi nel dicembre 2015, con l’ambizioso obiettivo di mantenere l’aumento di temperatura al di sotto dei 2°C sopra i livelli preindustriali e di realizzare sforzi per limitarlo entro 1,5°C. Ricordiamo che il rendimento globale di sistema dipende da più parametri: dalla combustione, dalla regolazione, dalla distribuzione e dall’emissione.
A dettare la periodicità dei controlli di manutenzione della caldaia è il libretto uso e manutenzione, una vera e propria carta d’identità dell’impianto di riscaldamento. Lo segue infatti dalla prima accensione a fine servizio e successiva demolizione; registra tutte le modifiche, sostituzioni di apparecchi e componenti, interventi di manutenzione e di controllo, valori di rendimento nel corso della vita utile, cambi di proprietà.
Al termine di ogni revisione, il tecnico specializzato rilascia un rapporto di controllo da allegare alla documentazione del dispositivo. Qualora il tecnico riscontri delle anomalie, è tenuto a segnalarle all’Ente preposto per il controllo che concede generalmente un limite di 20/30 giorni per provvedere, scaduti i quali, se la non conformità persiste, si incorre nelle sanzioni amministrative.
Al di là delle indicazioni, il consiglio è di effettuare una manutenzione annuale, perché un impianto ben regolato e ben mantenuto è più sicuro e poi consuma e inquina meno. Inoltre la manutenzione aiuta a prevenire possibili rotture e guasti. La periodicità del controllo dei fumi è invece stabilita dal dpr n.74 del 2013 e va dai 2 ai 4 anni a seconda della potenza dell’impianto e del combustibile utilizzato.
Le valvole termostatiche applicate su ciascun termosifone aprono o chiudono la circolazione dell’acqua calda e consentono di mantenere costante la temperatura impostata, concentrando il calore negli ambienti più frequentati ed evitando sprechi di energia. Sono obbligatorie dal 31 dicembre 2017. Il tecnico specializzato, oltre alla pulizia della caldaia, va anche a controllare che ci sia una regolazione e la documenta nel rapporto di controllo.
I depositi di calcare nella caldaia possono comprometterne il corretto funzionamento e ridurne le prestazioni anche del 20%. È importante intervenire tempestivamente con un trattamento dell’acqua (che sia un filtro, un lavaggio chimico o l’utilizzo di un addolcitore), per evitare incrostazioni e corrosioni e assicurare lunga vita alla caldaia. E’ il DM 26 giugno 2015 a imporre per tutti gli impianti termici, indipendentemente dalla loro potenza, un condizionamento chimico dell’acqua dell’impianto e un addolcitore per impianti di potenza termica del focolare superiore a 100kW quando la durezza dell’acqua supera i 15°F.
L’isolamento termico su pareti e finestre dell’edificio è un aspetto da non trascurare: se la costruzione è stata fatta prima del 2008, probabilmente non rispetta le attuali normative sul contenimento dei consumi energetici e conviene valutare un intervento per isolare le pareti e sostituire le finestre: si riducono i consumi di energia fino al 20% e si può usufruire della detrazione fiscale del 65% sui costi dell’intervento. Hoval viene in aiuto con il servizio Revamping di Hoval, in base a cui cui un consulente energetico, l’Energy Consulting Hoval, entra in azione per valutare i margini di miglioramento economico ed ecologico derivanti da un potenziale intervento di riqualificazione energetica.
Nel caso in cui si arrivi alla decisione di rinnovare l’impianto di riscaldamento, è consigliabile indirizzarsi verso la nuova generazione di caldaie digitalizzate intelligenti, di facile utilizzo, ecologiche ed economiche, perché consentono di ridurre i consumi. In particolare, le caldaie Hoval garantiscono queste caratteristiche grazie al sistema di regolazione Hoval Top Tronic E, che con un unico dispositivo consente di gestire tutti gli impianti e di regolare automaticamente il funzionamento dell’impianto e quindi la produzione di calore e il consumo di energia, in base alle reali necessità e all’andamento delle condizioni meteorologiche esterne (grazie alla funzione di predittività meteo).
E’ importante anche regolare la temperatura degli ambienti in modo appropriato. Scaldare troppo la casa infatti fa male alla salute e alle tasche. La normativa consente una temperatura di 20 – 22°, ma 19° sono più che sufficienti a garantire il comfort necessario: attenzione, ogni grado abbassato fa risparmiare dal 5 al 10% sui consumi di combustibile. E’ consigliabile una regolazione per fasce orarie, e nelle ore notturne è sufficiente impostare il termostato sui 18°. Probabilmente la caldaia si spegnerà in automatico, ma sarà comunque pronta all’uso in caso di abbassamento della temperatura.
Posto che i radiatori sono il mezzo radiante che garantisce il rendimento più scarso (il più alto lo forniscono i pannelli radianti da pavimento), un mezzo semplice ma anche efficace per risurre le dispersioni di calore è quello di installare pannelli riflettenti tra muro e termosifone. Anche evitare ostacoli davanti (ad esempio tende o mobili) e sopra (bianchera da asciugare) i termosifoni è un accorgimento da tenere in considerazione. Per completare l’opera, è bene schermare le finestre la notte, chiudendo persiane e tapparelle.
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