La possibilità di dilatare un ambiente integrando diverse funzioni. Un plus impagabile reso possibile grazie a pareti attrezzate che scompongono e ricompongono lo spazio
L’appartamento, prima in uno stato di degrado e abbandono, era caratterizzato da una forte frammentazione interna e da una organizzazione claustrofobica degli ambienti. Ora, grazie a soluzioni flessibili e componibili, con l’obiettivo di ottimizzare gli spazi, questi diventano fluidi e capaci di modificarsi secondo le ore della giornata, gli usi e le esigenze dei nuovi abitanti.
La ristrutturazione per ottimizzare gli spazi
La ristrutturazione di un appartamento nel cuore del centro storico di Cesena, in stato di abbandono e degrado, è diventata l’occasione per ottimizzare gli spazi della casa. Da una pianta fortemente frammentata, nonostante la demolizione dei pochi tramezzi non portanti, Tisselli Studio Architetti è riuscito a ricavare un appartamento fluido e flessibile, sfruttandone appieno le potenzialità. Luce naturale, amplificata da superfici specchiate, aria, data dalla ridefinizione delle aperture affacciate sul terrazzo, connessione fra gli ambienti, con la riduzione al minimo di spazi connettivi e di porte interne, ricompongono lo spazio secondo le richieste della proprietaria.
È proprio nella successione che i vari ambienti danno vita a una sequenza “di usi”, declinabili secondo le diverse esigenze e uniti da tre declinazioni di materiali e cromie: il giallo oro degli specchi, il bianco delle pareti e degli arredi, il calore delle pavimentazioni e dei pannelli in legno di teak. Tema che ha la sua massima espressione nell’organizzazione della cucina. Pur senza abbandonare una conformazione collaudata e tesa a ottimizzare lo spazio di lavoro (penisola con fuochi e lavello, colonne attrezzate alle spalle), il progetto punta a una sintesi estrema.
L’eterogeneità delle funzioni, tipica di ogni cucina, viene completamente assorbita da “un’architettura vivente a parete” (come l’ha definita l’architetto Filippo Tisselli) costruita su disegno e finita da uno speciale rivestimento di legno, materico e tridimensionale, che movimenta e organizza lo spazio secondo i diversi usi dell’ambiente e si oppone alle linee più austere degli altri elementi di arredo. “Nulla è lasciato al caso, o al caos”. Il rigore di un ordine cercato e ottenuto è smussato dalle vibrazioni del motivo “a bamboo” che riveste la parete attrezzata. La serrata successione dei piccoli cilindri bianchi spicca tra le superfici a specchio color oro, che la affiancano e la amplificano, così come lo stile minimal del bancone geometrico, del tavolo e dei corpi illuminanti.
L’uso mai banale dell’arredo risiede nell’intenderlo come parte integrante del progetto e dello spazio: stabile nel tempo e frutto di un disegno condotto fino al dettaglio. Ed ecco che le pareti si scompongono introducendo un ambiente nell’altro, come nel passaggio fra l’ingresso e il soggiorno, o concludendo visivamente una stanza, come di fronte al divano, celando però una serie di funzioni: un bagno per gli ospiti, una libreria e un piccolo ripostiglio.
Ottimizzare gli spazi in cucina
In cucina, una “parete vivente” esprime la funzionalità della soluzione cardine dell’intervento: un susseguirsi di ante e di componenti estraibili che nascondono mobili contenitori, scaffali, elettrodomestici e scompongono il volume originario in ogni direzione possibile.
La parete si apre con ante a pacchetto, a battente, e con un elemento-dispensa scorrevole; al suo interno sono integrati quattro vani: una zona di preparazione con piano di lavoro, con piccoli elettrodomestici e prese elettriche sul fondo, illuminata da una striscia di luci a led incassata nella prima mensola; un vano-credenza per piatti e bicchieri; una colonna estraibile attrezzata con ripiani; un frigocongelatore a incasso. Al di sopra, un secondo ordine di contenitori con ante e ripiani.
La zona giorno
Il percorso in cui si articola la zona giorno trova la sua conclusione spaziale e visiva su una seconda “parete vivente” che smussa i confini dello spazio, ne amplifica la luminosità e integra diverse funzioni. Una superficie a specchio color giallo oro fa seguito a pannelli dello stesso legno di teak della pavimentazione. Al suo interno, con spazi diversamente modulati, una libreria, il bagno per gli ospiti e un piccolo ripostiglio.
I costi e i permessi necessari
800 Euro/mq (inclusi opere edili, idriche, elettriche e infissi; esclusi arredi)
I prezzi sono indicati in euro, escluse Iva e forniture
* Durata dei lavori: 12 mesi
* Tipologia dell’opera: Manutenzione Straordinaria
* Permessi: SCIA (Segnalazione certificata di inizio attività)
Progetto : Tisselli Studio Architetti – www.tissellistudio.com
arredo su misura: Tisselli Studio Architetti
Fotografie: Tisselli Studio