Esternamente ha un design geometrico ed essenziale, richiama le abitazioni scandinave, ma gli interni esprimono calore e ricercatezza: il profumo del legno si mischia con quello della salsedine del mare di Roseto degli Abruzzi (TE), in fondo alla collina punteggiata da ulivi. La ricostruzione ha privilegiato materiali e tecnologie costruttive ecosostenibili: la struttura è in legno X-Lam e i prospetti sono rivestiti con doghe di legno composito WPC (UltraShield® by Déco) disposte in verticale su una sottostruttura per formare l’intercapedine di ventilazione che incrementa le prestazioni termiche e igrometriche dell’involucro. Hanno un colore che per effetto dei raggi solari varia dal tortora al grigio, intonato alla copertura in lastre di alluminio; le finestre e le portefinestre sono studiate per avere specifici punti di vista verso la natura circostante e sono disposte senza uno schema apparente esterno, tranne che sul fronte Est dove, per effetto delle grandi vetrate, si ritorna a un assetto geometrico.
La copertura in alluminio si interrompe prima di arrivare alle pareti e genera una grondaia incassata; le acque piovane vengono convogliate in vasche di raccolta; c’è anche un impanto fognario biologico che permette di depurare l’acqua per mezzo di batteri (percolazione aerata) e utilizzarla per l’irrigazione.
La villa, 250 m2 in tutto, è divisa in due moduli sfalsati, scanditi dal tetto a due spioventi privi di aggetti, nel segno del minimalismo: il piano terra del modulo a sud è composto da salone con camino, cucina, camera studio, ripostiglio e bagno, mentre il sottotetto ospita due camere da letto con bagni privati e un solarium. Il modulo a nord è composto da un open space a piano terra; sopra ci sono camera da letto, bagno e terrazza solarium.
Appena varcato l’ingresso, posto sul fronte a ovest, lo sguardo corre verso il mare che si spalanca oltre la parete a vetri in fondo al living, costuituita da una coppia di serramenti scorrevoli contrapposti ai lati di una vetrata fissa centrale, per un totale di 8 metri lineari, davanti alla quale è posta la zona pranzo. All’interno i telai dei serramenti (linea Garda di Essepi) sono in legno di betulla, all’esterno sono verniciati in una tonalità RAL canna di fucile. Il pavimento è in lastre di grès porcellanato rettificato 90×90 cm a effetto cemento.
Le sedie chiavarine in legno e ottone, disposte attorno al tavolo Air di Lago, sono state ritrovate in soffitta, restaurate con tinte in tonalità pastello e arricchite con rivestimenti in velluto. A destra dell’ingresso, la parete che separa l’interno dal giardino d’inverno è rivestita con una carta da parati di Gucci (Tiger Leaf); a sinistra si sviluppa la scala, realizzata con fogli di lamiera da 3 mm color antracite, ancorata a parete tramite una fascia murata e nascosta nella controparete in cartongesso. La scala è separata dall’open space tramite un parapetto in lamiera traforata che si sviluppa a tutta altezza, i cui piantoni hanno la funzione di evitare flessioni della scala.
Al tramonto, la luce che attraversa i fori a croce proietta punti luminosi nell’ambiente.
La cucina, disegnata su misura per la villa, è il modello Riflessi Mare di Ernestomeda, con top effetto graniglia, laccature color fango e vetri fumé; anche le armadiature di stoccaggio, di Caccaro, sono fatte su misura. Tra gli arredi moderni, sono stati inseriti alcuni mobili
di famiglia restaurati.
Le pareti del bagno sono rivestite a tutta altezza con una carta da parati di Cole & Son (soggetto Savuti) che crea un effetto giungla, sulla quale è stata successivamente stesa una resina bicomponente per impermeabilizzare le superfici; le sfumature azzurre ricordano il colore del mare, mentre la lampada sospesa in resina The Monkey Lamp di Siletti è un giocoso dettaglio che richiama le scimmie del rivestimento. La vasca da bagno è il modello Draycott di Devon&Devon.
Nella parete sud, in una nicchia che penetra all’interno a lato della cucina è stato ricavato un giardino d’inverno con piante grasse, rivestito con intonaco a grana grossa di un azzurro intenso che ricorda i colori del mare e introduce una nota marocchina, ispirandosi al giardino Majorelle di Marrakech. Le grandi travi in legno a taglio grezzo che sovrastano questo scorcio sono le estensioni del solaio interno e hanno funzione di frangisole; la luce blu filtra all’interno, in particolare attraverso la porta finestra scorrevole della cucina, ed è particolarmente suggestiva.
Le camere sono distribuite attorno a un disimpegno in cima alla scala, rivestito con una carta da parati di Cole & Son; questa zona della casa si presenta con pavimenti in parquet di rovere posato a spina ungherese (Almafloor).
La terrazza è delimitata da balaustre in vetro strutturale accostate senza soluzione di continuità, per lasciare una completa visione del panorama, realizzate da un artigiano della zona. Nella camera padronale, il letto Air di Lago poggia su lastre di vetro e appare come sospeso.
Progetto
Arch. Valeria Aretusi
FOTOGRAFIE
Erwin Benfatto
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