La ristrutturazione creativa di un appartamento anni ‘50 a Saluzzo che sfrutta il vincolo di un muro portante centrale per creare una zona giorno aperta e funzionale

Un ampio appartamento all’ultimo piano di un edificio degli anni ’50 in centro a Saluzzo viene ristrutturato. Acquistato ai tempi del Covid, solo nel 2021 la proprietà decide di iniziare i lavori per farne la propria casa: ormai grandi i figli, i nuovi spazi dovevano essere pensati per le esigenze dei soli due genitori e accogliere saltuariamente figli e nipoti per brevi visite in città.

L’appartamento, di circa 150 metri quadri è disposto su di un unico livello. Strutturalmente l’edificio si compone di una maglia perimetrale in cemento armato con un solo muro portante di spina, in posizione centrale che non poteva essere spostato. Ampia la libertà di azione dell’architetto Antonio Perrone nell’assecondare le esigenze della committenza.

La disposizione iniziale denunciava l’età dall’appartamento: più ambienti per la zona giorno dedicati ognuno a una funzione (tinello, salotto e sala da pranzo), separata dalle altre, con la cucina, luogo di servizio più che area conviviale, dislocata sul lato opposto della casa rispetto al muro portante centrale, insieme ai servizi e alle camere da letto.

Il progetto si è sviluppato intorno al muro portante, demolendo tutti i tramezzi esistenti, e articolando sul lato ovest, verso il Monviso, un’ampia zona giorno, completa di cucina spostata dalla posizione originaria, e con alle spalle uno studio. Dal lato opposto del muro, lato est, si sono sviluppati i servizi igienici dell’appartamento, le camere da letto, il disimpegno e la lavanderia.

Dall’ingresso si accede direttamente all’ampio soggiorno a cui segue la zona pranzo; in una seconda parte dell’ampio living, separata da una vetrata scorrevole, si trova la cucina. Sul lato opposto, i servizi e la zona notte organizzata con due suite, complete entrambe di cabina armadio e bagno privato: una per i padroni di casa, la seconda per gli ospiti.

L’arredo comprende alcuni pezzi già presenti nella precedente abitazione mentre la cucina, il tavolo da pranzo e il mobile TV sono stati studiati ad hoc per la nuova casa.

Morbidi tendaggi in lino di colore écru si bilanciano con la tinta calda delle pareti e creano una cortina continua lungo tutta la parete finestrata che volge il suo sguardo sul Monviso e il centro città. Oggetti d’arte punteggiano in modo equilibrato ogni ambiente, evidenziando il gusto della committenza ma senza appesantire gli ambienti nella nuova disposizione aperta a fluida.

Zona giorno

La zona giorno è composta da un ampio soggiorno che si trova all’ingresso dell’appartamento con, a seguire, la zona pranzo.

Nella seconda parte del living, separata da una vetrata scorrevole, si trova la cucina con penisola e tavolo di servizio. Alle sue spalle, è stato ricavato uno studio attrezzato con ingresso dal disimpegno che, all’occorrenza, può trasformarsi in una terza camera da letto.

Parquet in legno naturale

Un parquet in legno naturale corre in tutta la casa, ad eccezione di un solo bagno e della lavanderia. Doghe in rovere termocotto della stessa dimensione e spessore (12 mm) sono posate a spina italiana nella zona giorno e a tolda, o a correre, nella zona notte e nei locali di servizio. Il parquet, un modello prefinito, è posato incollato non essendoci riscaldamento a pavimento.

Impiantistica

La diversa collocazione della cucina e la creazione di un piccolo locale lavanderia in fondo al corridoio hanno reso necessario un attento lavoro impiantistico. Il passaggio delle nuove tubazioni a pavimento ha comportato un sollevamento della soletta di poco più di 6 cm. Per evitare non comodi scalini all’interno dell’appartamento, l’architetto Perrone innalza l’intera quota di pavimento con non pochi vantaggi.

All’interno dell’abitazione, avendo cambiato tutte le porte e i serramenti verso l’esterno, l’innalzamento della quota di pavimento non ha comportato disagi, anzi. Avere la soletta leggermente sopraelevata rispetto alla quota dei balconi amplifica la sicurezza dalle infiltrazioni d’acqua dall’esterno.

All’ingresso, in cui era obbligatorio secondo il regolamento condominiale non alterare l’estetica degli accessi, l’architetto Perrone ha creato una sorta di battiscopa in legno che, ad anta chiusa, si uniforma al telaio del portoncino blindato.

Cucina

La cucina si colloca ora all’estremità opposta all’ingresso, nella zona giorno, un ambiente importante e di rappresentanza dalle dimensioni ragguardevoli (largo più di 5 metri e lungo più di 11), secondo desiderata dei clienti.

Per ricalibrarne le proporzioni, senza chiuderlo, gli architetti hanno delineato la cucina con diaframmi trasparenti. Quattro pannelli a tutt’altezza con telaio metallico e vetro fumè nei toni del grigio disegnano la zona: i pannelli, alti 2,80 metri e larghi 1,25, scorrono con un binario incassato a soffitto lasciando inalterato il pavimento in legno. Per rendere possibile la soluzione è stata incassata nel controsoffitto in cartongesso e agganciata ai due muri laterali una putrella metallica sui cui è stato agganciato il binario di scorrimento.

La cucina si compone di una parete attrezzata e di un’isola antistante, con un tavolo in legno tondeggiante per il pranzo e le colazioni della famiglia. La struttura di mobili, pensili e colonne è finita in vetro acidato retrolaccato nero; l’isola, l’alzata e il piano lavoro sono in marmo dalle striature bianche, mentre i pensili sopra il piano lavoro, di profondità inferiore (36 cm) sono finiti in legno.

Basi, colonne e un sistema di pensili superiore che arriva al soffitto (questo con una profondità pari a 60 cm) disegnano una sorta di portale che definisce l’ambiente e inquadra gli sfondati in marmo, illuminati da strisce led integrate.

Il soffitto, leggermente ribassato, integra, oltre al binario di scorrimento delle porte vetrate, anche i principali punti di illuminazione e il sistema di aspirazione del piano cottura a gas professionale, espressamente richiesto dai proprietari.

Corridoio

Lungo il muro di spina si sviluppa un corridoio distributivo che serve il bagno di servizio per gli ospiti attrezzato con un lavandino e due sanitari di gusto retrò e le camere da letto. Il corridoio ospita un armadio integrato alle pareti utilizzato, in parte, come cappottiera e, in parte, per contenere una piccola autoclave.

Il macchinario si è reso necessario per ovviare ai problemi di scarsa pressione quando, ad esempio, si utilizzano doccia e lavatrice nello stesso momento. Questa porzione di armadiatura è stata poi isolata dall’interno per proteggere gli ambienti abitativi dal rumore.

In questa porzione di appartamento il soffitto è stato ribassato per nascondere gli impianti di climatizzazione canalizzata a servizio sia della zona giorno sia della zona notte. Sul fondo del corridoio è stato ricavata una piccola lavanderia finestrata.

Bagni

Tre i bagni progettati per l’appartamento, tre le atmosfere create, tre gli stili, differenti e divertenti.

Il bagno legato alla camera padronale ha un’impronta minimalista. Gli architetti hanno lavorato con lastre effetto sabbia sui toni del grigio sia per i rivestimenti sia per il lavabo restituendo un ambiente neutro ed elegante amplificato dal parquet.

Il bagno della seconda camera, cieco, ha colori più definiti e saturi ed è vivacizzato da un allegro accento giallo senape. Le pareti trattate a smalto sono nei toni di un grigio-verde scuro, il vetro della doccia è fumé e il pavimento richiama, nei toni dei grigi, il seminato presente in origine negli ambienti di servizio della casa. Il lavandino a catino sospeso dona un apostrofo allegro e colorato e la struttura metallica nera su cui è in appoggio è coerente con la scelta della rubinetteria di tutta la stanza.

Il bagno per gli ospiti, con accesso diretto dal corridoio, ha invece un gusto classico. La texture delle piastrelle rimanda a un intonaco vecchio, un po’ usurato, e la scelta dei complementi, lavandino, bidet e water, completo di cassetta esterna, richiama esplicitamente un gusto retrò.

Zona notte

La zona notte si compone di due camere da letto. Una principale, concepita come una vera e propria suite per la coppia, completa di cabina armadio e bagno privato. La seconda, per le figlie e le loro famiglie durante le visite in città ai genitori, completa anch’essa di cabina armadio e con un piccolo bagno cieco privato.

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Ristrutturazione creativa in centro

Progetto:

Antonio Perrone con Arianna Testa
www.archperrone.it

Fotografie:

Marco Tacchini

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