I giardini verticali sono molto apprezzati non solo come soluzione estetica, ma anche per l’isolamento acustico, per la depurazione dagli inquinanti atmosferici e per la regolazione termica che permette anche un risparmio energetico. Per meglio mettere a frutto questi suggerimenti è necessario partire da alcune considerazioni e valutazioni sugli edifici interessati da queste operazioni.
In particolare, occorre considerare che le facciate degli edifici possono essere rivestite da vegetazione arborea grazie al principio per il quale non tutte le piante necessitano della terra per vivere. Per molte specie, sono sufficienti acqua, ossigeno e anidride carbonica, grazie alla fotosintesi clorofilliana.
Il sistema costruttivo si basa su una struttura metallica di ingombro ridotto, agganciata all’edificio con zanche o autoportante a seconda delle tipologie, sulla quale viene steso un telo in PVC e un successivo rivestimento in cartonfeltro. Su questo tessuto tecnico vengono inseriti i semi o le essenze già sviluppate, con una densità di circa 30 piante al metro quadro.
Alcuni sistemi utilizzano pannelli modulari di piccole dimensioni già inerbiti e pronti alla posa su ossatura in alluminio. Il sistema di irrigazione con una diffusione omogenea dell’acqua è totalmente automatizzato e nascosto alla vista.
La frequenza della manutenzione, da eseguirsi mediamente da 1 a 4 volte l’anno a seconda delle specie prescelte e del tipo di effetto desiderato (erba corta oppure lunga), può essere ridotta con sistemi di fertilizzazione automatizzati che arricchiscono l’acqua con elementi nutritivi, funghicidi e antiparassitari.

In base ai fattori ambientali si possono suddividere le specie arboree in due macro categorie:
Specie microterme
: particolarmente indicate per temperature comprese tra 15 e 25 °C, con minor tolleranza al caldo, siccità e salinità, con maggior crescita in autunno e primavera.
Appartengono a questo gruppo le specie:

  • Festuca arundinacea
  • Lolium perenne
  • Poa pratensis
  • Festuca rubra

Specie macroterme: indicate per climi più caldi e per questo poco adatte a quelli dove le temperature possono scendere al di sotto dei 0°. In questo caso perdono il colore verde e vanno in riposo vegetativo. La temperatura ottimale di crescita è compresa tra i 25 e i 35 °C.
Appartengono a questo gruppo le specie:

  • Cynodon dactlylon
  • Paspalum vaginatum
  • Stenotaphrum secundatum
  • Zoysie

Le facciate rivestite con prati verticali offrono alcuni vantaggi:
– Regolazione termica. La traspirazione delle piante raffresca l’aria e l’intercapedine favorisce la circolazione d’aria;
– Depurazione dell’aria attraverso l’assorbimento dell’anidride carbonica e la produzione di ossigeno;
– Azione di filtraggio e depurazione degli inquinanti atmosferici;
– Abbattimento acustico e riduzione del riverbero
. La massa vegetale assorbe le onde sonore e luminose;
– Ostacolo alla diffusione del fuoco;
– Valorizzazione degli edifici e benefici psicologici.

Il rivestimento delle facciate offre inoltre la possibilità di realizzare scritte pubblicitarie o loghi con le diverse tonalità di verde. Il verde verticale esiste anche per gli interni, o per piccoli spazi come balconi, sui quali è possibile realizzare in poco spazio un orto verticale.

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