L’inquinamento acustico è un problema serio che può compromettere la vivibilità di un appartamento: un problema non da poco, se si pensa che l’esposizione più o meno continuata a rumori fastidiosi può causare tensione muscolare e nervosa, palpitazioni, irritabilità, difficoltà di concentrazione. Insomma: il rumore è un nemico, ma si può combattere.
Nel corso degli ultimi decenni, il costante aumento della qualità della vita e la diffusione del concetto di comfort percepito all’interno degli edifici ha sostenuto il costante sviluppo di soluzioni tecnologiche capaci di ridurre la trasmissione del rumore all’interno delle abitazioni; così, anche nelle ristrutturazioni, sempre più spesso vengono adottate specifiche soluzioni per il risanamento acustico dei pavimenti contro i rumori da calpestio. In queste circostanze, qualora si volesse evitare la rimozione della vecchia pavimentazione e del suo supporto – soluzione questa che comporterebbe un aggravio di tempo e di costi – è possibile intervenire utilizzando sistemi fonoisolanti da applicare sulla pavimentazione esistente, debitamente pulita e asciugata, prima della posa di un nuova finitura. Una metodologia possibile è l’uso di teli fabbricati con granuli di sughero e gomma riciclata sopra cui posare la nuova pavimentazione. Da sottolineare che occorre rispettare le modalità di posa e le tempistiche di asciugatura previste per i differenti prodotti, attenendosi scrupolosamente a quanto indicato nelle rispettive schede tecniche.
LE FASI DELL’OPERA
1. Livellamento del supporto con rasatura autolivellante
2. Applicazione del nastro isolante lungo le pareti della stanza in adesione a tutti gli angoli
3. Stesura dell’adesivo per l’incollaggio dello materassino fonisolante
4. Incollaggio del materassino con una spatola dentata
5. Massaggiatura del materassino isolante, da effettuare con un rullo rigido o una spatola piana
6. Stesura dell’adesivo per l’incollaggio della pavimentazione
7. Incollaggio della pavimentazione
8. Stuccatura delle eventuali fughe della pavimentazione con una spatola in gomma e successiva pulizia con idonee spugne
9. Rifilatura della fascia elastica perimetrale con un normale taglierino affilato
10. Applicazione del battiscopa e sigillatura dello spazio vuoto ricavato tra la zoccolatura e il pavimento
Le norme nazionali che disciplinano la materia “rumore”:
– Legge n. 447 del 26 ottobre 1995, Legge Quadro sull’inquinamento acustico. Stabilisce i principi generali per il benessere acustico, sia per l’ambiente esterno che per l’ambiente abitativo.
– D.P.C.M. 14 novembre 1997. Determina i valori limite delle sorgenti sonore rispetto alle classi di destinazione d’uso del territorio; trova applicazione una volta realizzata la classificazione del territorio (zona acustica) di ogni Comune. Riguarda direttamente l’esposizione umana nell’ambiente esterno e nell’ambiente abitativo.
– D.P.C.M. 5 dicembre 1997. Determina i requisiti acustici passivi degli edifici. Lo scopo è il contenimento dell’inquinamento da rumore all’interno dell’appartamento.