I contrasti materici, le linee inclinate tipiche delle mansarde e la cucina integrata nello spazio sono il filo conduttore di questo progetto di ristrutturazione di un appartamento a Caserta, ridisegnato secondo uno schema dinamico
La ristrutturazione dell’appartamento in questione riguarda un edificio plurifamiliare che nasce da un fabbricato degli anni ’50 oggetto di svariati interventi nel tempo, tra cui una sopraelevazione avvenuta negli anni ’80 a seguito della quale è diventato quello che è oggi, un palazzotto di 6 unità abitative distribuite su due piani.
L’appartamento con soffitti inclinati che viene presentato si trova al secondo piano, sotto la copertura a tre falde che lo caratterizza con soffitti inclinati: 108 m2 di ambienti che dovevano essere riorganizzati per essere funzionali alla vita di una coppia disposta, per esempio, a rinunciare a un secondo bagno o a una cabina armadio pur di disporre di una zona giorno ampia e conviviale.
Di conseguenza il living su cui si apriva già il portoncino d’ingresso è stato ulteriormente ampliato, riducendo e arretrando gli spazi privati: così facendo, a lato dell’ingresso è risultata una rientranza da destinare alla nuova cucina, completata da un’isola collocata idealmente sulla linea di confine tra cucina e soggiorno.
La superficie occupata in precedenza da un antibagno è stata sfruttata per avere un bagno più fruibile e una camera da letto più spaziosa, oltre a una stanza adibita a studio che può essere trasformata, all’occorrenza, in cameretta. Le porte interne, la struttura del camino e alcuni arredi sono realizzati in legno, su progetto, utilizzando tranciati di Alpi Wood che fanno parte di una selezione di Piero Lissoni, allo scopo di avere sempre la stessa fiammatura; l’arredo, seppur essenziale, vede protagonisti diversi complementi di design e anche tra i sistemi illuminanti figurano alcuni pezzi iconici.
Ingresso e cucina
Prima della ristrutturazione dell’appartamento, a lato del portoncino d’ingresso, la parete che separava la zona giorno dagli spazi privati proseguiva in linea e c’era soltanto un cucinotto confinato nella parte più profonda del soggiorno.
Attraverso la demolizione della porzione di muro a lato dell’ingresso e la costruzione di una nuova parete più arretrata, che ha comportato anche la riduzione del corridoio sull’altro lato, si è creato lo spazio per collocare la nuova cucina Ratio di Dada, in marmo e fenix, elaborata su progetto, in posizione nascosta per chi entra, ma aperta sul soggiorno.
La parete demolita coincideva con la linea d’incontro tra due falde ortogonali, di conseguenza il soffitto della nuova cucina ha un’inclinazione perpendicolare a quello del living che non poteva essere in alcun modo mascherata, ma che è diventata un elemento caratteristico dell’ambiente.
Dovendo fare da spartiacque tra cucina e living, l’isola non poteva essere semplicemente un elemento tecnico, ma anche un invito alla convivialità: da qui l’idea di trasformare il fianco rivolto verso il soggiorno in mobile bar, con vani illuminati e chiusi da ante a listelli in rovere grafite che alternano vuoti e pieni lasciando percepire il contenuto e creando una piacevole atmosfera.
L’illuminazione dell’isola è affidata al sistema Flash di Davide Groppi, un cavo in acciaio inox largo 9 mm teso tra le pareti laterali, con luce dimmerabile direzionata verso il basso e disponibile in lunghezze 6-12-18 metri. A luce spenta risulta quasi invisibile.
Le inclinazioni contrapposte del soffitto potevano essere viste come un problema irrisolvibile, in quanto l’altezza interna del living è compresa tra 275 e 225 cm, perciò mancava la quota necessaria per realizzare controsoffitti che le nascondessero; invece hanno rappresentato uno spunto per proporre queste linee geometriche anche in altri particolari.
Un esempio è l’imbotte pronunciata in cui è inserita la porta che conduce alla zona notte, caratterizzata sui tre lati da una strombatura convergente verso l’interno, realizzata su misura in legno con finitura opaca Alpi Teal Blue che lascia percepire le venature. Un escamotage estetico che ha permesso anche di compensare la differenza di altezza tra la composizione della cucina (232 cm) e la porta (210 cm).
Living
In controcampo con la cucina si staglia il volume in cui è incastonato il camino idro a pellet che alimenta l’impianto a termosifoni e produce l’acqua calda sanitaria, rivestito con legno Alpi serie Evergreen.
Questa struttura, realizzata al posto del cucinotto preesistente, nasconde al suo interno una zona lavanderia e incorpora lo split per la climatizzazione estiva, la cui presenza è intuibile solo dalla griglia di diffusione dell’aria.
Davanti al camino la panca degli anni ’70 Quaderna di Zanotta su cui è appoggiata l’inconfondibile lampada Taccia disegnata da Achille e Pier Giacomo Castiglioni per Flos.
La zona relax è arredata con le poltrone Walter e il tavolino Panna Cotta in marmo Rosso Laguna a lato del divano Paul, tutti pezzi di Molteni&Co, mentre il tavolino quadrato al centro, in vetro temperato color terracotta, è Tray di Rimadesio.
Zona pranzo
La zona pranzo è costituita dal tavolo Alamo di Lema con struttura in bronzo e piano in marmo rigenerato color blu lapislazzuli attorno al quale sono disposte, in modo speculare sui due lati, le sedie Bai Lu di Lema e le Cesca in paglia di Marcel Breuer. Per illuminare quest’area è stata scelta la lampada a braccio 265 di Flos.
Camera e bagno
Per donare carattere al corridoio che distribuisce le due camere e il bagno si è fatto ricorso a un’illuminazione di tipo museale, attraverso due spot Ohm di Davide Groppi installati in corrispondenza dell’ingresso alla cameretta e al centro del cambio di percorso in direzione del bagno, tesi su cavo d’acciaio.
In camera, sulla parete corrispondente al punto in cui l’inclinazione della falda offre la maggior altezza (in questa parte della casa il punto più basso misura 245 cm) è stato installato un guardaroba realizzato su misura e decorato con la carta da parati Bellagio di Glamora; le due ante a lato della porta sono più basse, perché anche in questo caso la struttura è stata utilizzata per occultare lo split.
Ai lati del letto Wish di Molteni&Co le lampade De Marseille di Nemo, disegnate da Le Corbusier, a soffitto l’applique Moma di Oty Light; come comodini vengono riproposti due tavolini Panna Cotta identici a quello vicino al divano.
Il concetto di contrasto tra materiali e leggerezza utilizzato in questo progetto si riscontra anche nel bagno, rivestito con lastre ceramiche da 6 mm effetto resina color perla, serie Neutra del marchio Casamood di Florim, e lastre in marmo arabescato da 20 mm.
Il box doccia è una creazione dello studio ed è realizzato con un profilo a C di metallo verniciato perché il vetro è incastrato nel marmo: la spalletta laterale nasce per nascondere la differenza di spessore tra lastre ceramiche e marmo e su quest’ultimo è stata praticata un’incisione di 5 mm, pari allo spessore del vetro, per annegarlo in essa.
Il lavabo è realizzato su misura su mobile di Alpi, l’alzata e la mensola sono in MDF laccato nero opaco; le rubinetterie sono della serie On di Bongio.
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Ristrutturazione appartamento con soffitti inclinati | Valorizzare le “imperfezioni”
P R O G E T T O
2A Architetti
– Arch. Giosuè Violante
– Arch. Michele Iacopo Laezza
F O T O G R A F I E
Carlo Oriente