Una casa di 132 metri quadrati concepita in modo che la quotidianità domestica e il lavoro da remoto possano svolgersi in concomitanza senza compromettere la qualità della vita ai membri della famiglia, con piante e angoli verdi che permettono di rimanere connessi con l’esterno e con la natura anche quando si trascorre molto tempo dentro casa

L’esigenza di far convivere nell’abitazione la vita familiare con quella lavorativa sembra una tendenza destinata ad accompagnarci nel futuro. Spesso nel soggiorno ci si è trovati a far coesistere momenti di relax e attività lavorative, anche per più persone: invece questo appartamento in condominio è progettato con lungimiranza, ricavando spazi in cui aree di privacy e di condivisione si compenetrano senza interferire tra di loro.

Zona giorno

All’ingresso si presenta da un lato una zona giorno ampia e luminosa mentre dall’altro, prima di imboccare il corridoio che conduce alle camere, una teca con piante verdi e un’armadiatura delimitano una postazione di lavoro abbastanza riservata, pur essendo in continuità con gli ambienti circostanti. Pochi passi e ci si sposta dalla socializzazione alla concentrazione, da una call al tavolo da pranzo, in centro città, ma sempre in contatto con la natura.

Parallelo al corridoio lungo un lato dell’abitazione, si sviluppa un balcone di circa 15 metri quadrati che abbraccia interamente l’ambiente condiviso da cucina, zona pranzo e living ed è accessibile anche dalle due camerette dei bambini, offrendo loro uno sfogo all’aria aperta. Tende a bracci estensibili assicurano l’ombreggiamento e le diverse micro-aree per soggiornare all’aria aperta sono intercalate da vasi con piante. Alle estremità, strutture grigliate fanno da spalliera a piante rampicanti e contribuiscono a conferire intimità al balcone.

Nella zona cucina, il grigio seta delle ante di basi e pensili media tra la tonalità scura del microcemento utilizzato per la parete laterale e il bianco dell’isola e del piano di lavoro, incorniciando i ripiani in rovere naturale, in sintonia con il parquet a spina di pesce e con il tavolo da pranzo, completato dalle sedie che sono una combinazione di vimini, legno smaltato nero e struttura cromata.

L’ufficio nell’ingresso

La postazione di lavoro è collocata a lato dell’ingresso, parzialmente nascosta da una teca in vetro che è come una piccola serra per piante verdi; questa, oltre a migliorare il microclima della casa, favorisce la distensione mentre si è al computer. Se ci si trova in una videochiamata, la sedia identica a quelle del tavolo da pranzo restituisce a chi è dall’altra parte dello schermo l’idea che l’interlocutore si trovi in un living; nessuno potrebbe sospettare che dietro le ante persianate del mobile alle spalle sia racchiusa una zona lavanderia.

La zona notte

Le camere da letto e i bagni sono dislocati in una porzione di casa totalmente separata dagli spazi collettivi; nel bagno padronale lo spazio è organizzato anche per un utilizzo che va oltre la semplice igiene personale.

La zona notte occupa circa metà di questa abitazione ed è composta da una camera matrimoniale con bagno proprio e da due camerette che possono usufruire di un altro bagno, baricentrico rispetto all’appartamento in quanto a servizio anche della zona giorno. Il tutto è collegato da un corridoio distributivo centrale che, nel punto più profondo, poco prima di raggiungere la porta scorrevole oltre la quale si trova la zona notte padronale, in un taglio retroilluminato alla base della parete, ospita piante verdi con sviluppo fogliare ridotto che rende accogliente la zona forse meno luminosa della casa. La camera matrimoniale è essenziale e non molto grande, in compenso può contare su un bagno che racchiude, nella parte più profonda, uno spazio ad angolo concepito per la cura della persona e in particolare del viso, approfittando di un ampio ripiano e di uno specchio collocato ad altezza ottimale per chi vi siede davanti. L’allestimento dei bagni è una riuscita miscellanea di materiali e colori e, soprattutto quello padronale, invita a trascorrervi molto più tempo di quello che normalmente si dedica all’igiene personale, diventando anche luogo di condivisione per una coppia all’inizio o alla fine di una giornata.

La zona notte padronale, concepita come una suite, è collocata nello spazio più defilato della casa, oltre la porta scorrevole in fondo al corridoio. Il bagno è molto luminoso grazie alle tre finestre e la luce naturale viene amplificata dal grande specchio retroilluminato
che sovrasta i lavabi, le superfici vetrate che delimitano la doccia e lo spazio del WC contribuiscono a creare un’illuminazione diffusa. Per le finiture sono state utilizzate tonalità chiare attorno alle finestre, ottenute con doghe ceramiche effetto legno e soffitti bianchi, e rivestimenti ceramici a effetto spatolato in un morbida tonalità marrone nella parte più profonda, per conferire maggiore intimità.

L’essenzialità della camera matrimoniale

Sui due comodini, differenziati nello stile e nel colore per meglio risaltare sulle tonalità contrastanti alle loro spalle, scendono dal soffitto due lampade da lettura; la porzione di parete dietro il letto è come una testiera a tutta altezza rivestita con lastre effetto cemento. Ai piedi del letto una credenzina vintage in stile nordico, mentre una sedia Butterfly in canapa permette di concedersi un momento di relax nell’intimità della nicchia in tonalità scura.

Le due camerette sono affiancate e presentano lo stesso allestimento, pur essendo speculari; protagonista è la tonalità turchese della parete laterale che incornicia il letto e parte della scrivania, mentre la porzione più profonda della stanza
si presenta come una nicchia rivestita interamente in microcemento scuro che fa risaltare le tende in lino grezzo. La parete opposta al letto è attrezzata con un’armadiatura a ponte che incorpora un seduta per il relax.
Le due camerette condividono uno stesso bagno le cui scelte stilistiche si rifanno in parte a quelle utilizzate per il bagno padronale; la vasca, che occupa l’intera parete di fondo davanti alla finestra, è rivestita con lastre di grès effetto marmo estese anche alla soglia davanti a essa e alla parete laterale ed è sovrastata da un cristallo con cornice nera, intonata alle rubinetterie, per poter essere utilizzata anche come doccia.

Progetto
Egue y Seta

FOTOGRAFIE
Vicugo Foto

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