Uno spazio, per natura buio e con altezze ridotte, diventa occasione per la progettazione di un’oasi di pace e tranquillità. In questo sottotetto abitabile la trasparenza diventa protagonista
L’intervento
Da laboratorio legato alla casa al piano inferiore a sottotetto abitabile (in questo caso addirittura appartamento autonomo) grazie a un’idea e a pochi interventi: una struttura che rimane a vista e, grazie a partizioni trasparenti, enfatizza la continuità e la particolarità dell’ambiente mansardato non ostacolando il fluire libero della luce naturale, riscoperta grazie all’apertura di lucernari e abbaini.
Il recupero di un sottotetto di 75 metri quadri in uno stabile a Torino diventa occasione per portare a nuova vita uno spazio precedentemente utilizzato come laboratorio legato all’appartamento sottostante, riprogettandolo come una parentesi protetta dal caos cittadino, calma e luminosa. La struttura portante esistente in cemento armato diventa protagonista dello spazio rinnovato: pilastri e travi, lasciati al grezzo, danno carattere e ritmo alla nuova suddivisione interna. A loro si affiancano diaframmi vetrati dai sottili profili di ferro grezzo verniciato nero che separano la zona giorno dalla zona notte e che, amplificando la percezione dello spazio, ne permettono una visione a 360°.
Per aumentare l’altezza della porzione di casa adiacente all’ingresso e permettere un passaggio più agevole, un profilo metallico, enfatizzato dal colore rosso, si inserisce al posto di una delle travi esistenti. La sostituzione parziale della trave cementizia con una di acciaio (maggiormente resistente con sezioni minori) ha permesso di guadagnare circa 15 cm, passando da 180 cm a una comoda altezza di quasi 2 metri nel punto sottotrave più basso.
Grazie agli ampi lucernari e a due abbaini di nuova costruzione l’ambiente si arricchisce di una nuova luce calda e accogliente. La pavimentazione in legno chiaro di rovere utilizzata in tutto il sottotetto abitabile, locali di servizio compresi, concorre a dare unicità e continuità all’ambiente, esaltando l’effetto della luce zenitale. Il parquet è stato posato direttamente sopra la pavimentazione esistente onde evitare dispendiose rimozioni ed eventuali demolizioni di porzioni del solaio. Un volume collocato all’ingresso e “segnato” da un colore verde chiaro, l’unico chiuso nell’intero appartamento, contiene al suo interno il bagno e uno spazio tecnico.
Infine, gli impianti: le tubature dell’impianto di riscaldamento esistente sono state mantenute a vista; tinteggiate in rosso, come la trave metallica aggiunta, caratterizzano l’intervento muovendosi liberamente all’interno del volume della casa, spesso seguite o solo punteggiate dai fili e dai corpi illuminanti dell’impianto elettrico. A integrazione dell’impianto esistente, un sistema di split alimentato da una pompa di calore coadiuva il riscaldamento e il raffrescamento nei due ambienti principali con strutture basse, in appoggio, integrate all’arredo. Arredi minimali, e rigorosamente bianchi e metallo, completano la ristrutturazione, essenziale nelle forme, scarna nei materiali e nelle finiture, che utilizza “solo” la struttura e la “riscoperta” luce naturale per dare nuova identità allo spazio.
Strategie e tecniche per la ristrutturazione
La struttura in origine aveva già l’altezza media sufficiente per essere recuperata, una volta chiuse le porzioni di spazio laterali più basse. La nuova trave metallica in sostituzione parziale di una di quelle esistenti di calcestruzzo armato è servita per aumentare di circa 15 cm l’altezza in corrispondenza dell’ingresso e per permettere un passaggio più agevole (l’altezza passa da 180 a 200 cm), ma l’altezza del colmo e di gronda, così come la pendenza delle falde della copertura, non sono state modificate.
Il manto di copertura del sottotetto abitabile è rimasto quello originale, previa sostituzione delle tegole rotte o mancanti. L’isolamento è avvenuto dall’interno: a un primo strato di impermeabilizzazione sono stati aggiunti pannelli rigidi fra i travetti della struttura secondaria ed è stato posato il rivestimento interno. Per raggiungere l’abitabilità è stato perciò sufficiente incrementare la luce naturale e il ricambio d’aria. Per questo gli architetti hanno rimodulato i lucernari, ampliando le dimensioni di quelli esistenti e collocandone di nuovi, e costruito due abbaini con un piccolo balcone in corrispondenza dei due ambienti principali: la zona giorno, di fronte alla cucina, e la camera da letto.
I costi e i permessi necessari
I costi
- 38.600 Opere di costruzione e demolizione
- 11.600 Rifacimento della copertura
- 14.200 Impianti
- 10.000 Serramenti
- 11.000 Forniture
85.400 Totale
Il costo indicato è in euro, Iva esclusa
I permessi necessari
- Permessi: SCIA (Segnalazione certificata di inizio attività)
- Durata dei lavori: un anno circa
Progetto
BLAARCHITETTURA
Arch. Alberto Lessan, Arch. Jacopo Bracco
Fotografie
Beppe Giardino